Cara Mamma,
sono Sara Barletta, Coach specializzata nell’accompagnamento attraverso e dopo il lutto perinatale.
In questo approfondimento vorrei raccontarti tre buoni motivi per elaborare il tuo lutto perinatale, motivazioni che ritengo essere più profonde rispetto al semplice e ovvio voler "stare bene”.
“Lo dico per te… devi andare avanti”.
Sono già passati 4 mesi, devi rincominciare a vivere”.
Quante volte ti sei sentita dire una di queste frasi?
Anche se dettate dalle più buone intenzioni, forse ha creato in te un piccolo frammento di delusione.
È normale e ti capisco!
Andare avanti ad occhi chiusi è l’anti-elaborazione, perché ti pone nella condizione di scegliere tra soffrire o stare bene. Ma l’elaborazione del lutto non è dualità.
L’elaborazione prevede l’integrazione di queste due realtà.
Alternare momenti di sofferenza a momenti di benessere.
Soffrire è utile per attraversare il dolore ed uscire dalle ombre per ritrovare la luce alla fine del tunnel o del bosco (come lo chiamavo io).
Rifletti, come puoi fare ordine se semplicemente “vai avanti”, accumulando polvere che si anniderà dentro te stessa?
Prima di intraprendere un percorso di elaborazione però c’è un passo intermedio da fare e cioè: scegliere di elaborare.
Secondo te qual è l’obiettivo dell’elaborazione di un lutto perinatale?
Forse avrai risposto “stare bene”, certo questo è il fine ultimo.
Probabilmente fremi dalla voglia di stare bene, di tornare a vivere appieno, di sognare, sperare e danzare con la vita, e sono sicura che ci riuscirai perché è un TUO DIRITTO.
Ma in realtà dietro il semplice intento di stare bene, si annidano motivazioni più profonde, che forse stai ignorando perché non le conosci, perché ne hai paura o magari perché le stai dando per scontate.
Lascia quindi che te ne parli e alla fine di questo testo facciamo un check pratico insieme.
TRE BUONI MOTIVI PER PRENDERTI CURA DEL TUO LUTTO PERINATALE:
1. LE MEMORIE DI LUTTO E TRAUMATICHE MODIFICANO LA NOSTRA MENTE: forse hai paura di andare a fondo nel tuo cammino di elaborazione e vorresti cedere al “mettere tutto sotto il tappeto e andare avanti”. Ma che tu lo voglia o meno la tua mente essendo neuro-plastica, ha già attuato un cambiamento per rispondere al grande dolore e al possibile trauma.
Ecco che nascondere questo dolore altro non farà se non renderti incapace di far fronte al dolore, che di fatto ha già modificato la tua struttura mentale, sta a te riprenderne il controllo e il potere.
2. LUTTO CONGELATO O RITARDATO: ritardare o congelare l’esperienza di elaborazione, cioè mettere la famosa polvere sotto il tappeto, in realtà modificando le tue neuro-connessioni, può dare origine a comportamenti disfunzionali.
Negare di provare dolore e fare finta di nulla è come ignorare un segnale d’allarme, non porta a nulla di buono.
Può anzi produrre un lutto ritardato o congelato, sotto forma anche di DPTS (disturbo post-traumatico da stress), ansia e depressione
3. IL LUTTO È UN TRAUMA TRANS-GENERAZIONALE: l’epigenetica ci spiega che i traumi non elaborati vengono tramandati come corredo genetico delle esperienze vissute, e se non vengono sciolte dalla persona coinvolta in primis, tali memorie arrivano come “pacchetto di informazioni” al nostro albero genealogico.
In questo modo un lutto non elaborato può essere tramandato, coinvolgendo nella spirale del dolore anche chi verrà dopo di noi, che potrà percepirlo come una ferita attiva, nonostante non abbia vissuto dei lutti perinatali.
È ora quindi di fare il nostro check. Rispondi a queste domande:
-Dove pensi di trovarti rispetto al tuo cammino di elaborazione?
-Senti di aver paura ad affrontare l’elaborazione?
-Ritieni di non sapere come fare ad attraversare il dolore e ti lasci trasportare dalla corrente?
-Ti sei appena resa conto che stai cercando di soffocare il dolore o forse lo hai fatto per diverso tempo?
Queste domande rappresentano alcune delle ipotesi. Parti dalle tue risposte per fare un passo verso il tuo domani e scegliere che cosa lasciare andare.
Se senti la necessità di una figura che ti guidi in questo cammino con professionalità e mano per mano, da mamma che ha vissuto in prima persona il lutto perinatale, sono qui per te.
Un abbraccio di luce
Sara
Approfondimento a cura di Sara Barletta - Coach sul Lutto Perinatale, Educatrice Mestruale del Femminile, Mindfulness Trainer, Risvegliatrice d’intuito
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Ph Credits: PFoto di Hassan OUAJBIR: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-seduta-mentre-mostra-le-mani-del-segno-del-cuore-1535288/exels, foto di Hassan OUAJBIR