Francesca innanzitutto ti ringrazio per questi momenti insieme. Ti chiedo di presentarti dicendoci di cosa ti occupi e la tua formazione.
Grazie a te Francesca, sono onorata di poter essere citata in questo tuo importante progetto. Mi presento con piacere. Sono Doula specializzata nei percorsi difficili o diversi di maternità, accompagno quindi le donne che vivono o hanno vissuto tali esperienze e desiderano trovare il loro modo di avere fiducia e prendersi cura di sè. Ho deciso di specializzarmi qualche anno fa, è stato come un salto nel vuoto perchè, ad oggi, non ci sono formazioni specifiche a riguardo nella mia categoria professionale e in generale sono tematiche che qui in Italia sono purtroppo ancora poco considerate per una questione prettamente culturale.
Da quello che dici capisco che non hai seguito una formazione lineare quindi come hai potuto specializzarti in temi importanti come il lutto perinatale o la Pma?
Ho approfondito seguendo corsi e seminari sul tema proposti da enti diversi, leggendo molti libri. La mia formazione è costante e continua ma ciò che più di tutto arricchisce le mie competenze è l’esperienza diretta. Con l’esperienza infatti mi sono resa conto di quanto avere delle conoscenze ed una formazione specifica sia importante ma ciò che davvero conta soprattutto nel caso della mia professione, è la capacità di stare serenamente e comodamente a fianco di queste esperienze. La formazione di Doula, oltre all’aspetto meramente informativo, si basa molto su una formazione personale perchè la difficoltà più grande del nostro lavoro è la capacità di trasmettere serenità e sicurezza anche quando tutto attorno è agitato e in confusione, prova solo a pensare al parto o alle prime settimane tra notti insonne, stanchezza e pianti inconsolabili. Ecco una Doula è lì che deve stare e nel mio caso specifico è a fianco del dolore della morte o della frustrazione di unə figliə che non arriva che devo saper accomodarmi. Ho fatto e continuo a fare un grande lavoro su di me ma posso con orgoglio e naturalezza dire che, ad oggi, non potevo scegliere specializzazione migliore.
Cosa ti ha ispirata a dedicare la tua formazione anche specificamente a maternità difficili, percorsi PMA, aborto e lutto perinatale?
Vivere sulla mia pelle queste esperienze è stato determinante. Ho percepito quanto sia importante per una donna poter ricevere un’ informazione che a me piace definire “gentile” e soprattutto specificamente femminile riguardo i cambiamenti e le trasformazioni fisiche che una donna vive in queste esperienze di maternità. E altrettanto essenziale avere la possibilità di vivere tutte le emozioni che comportano tali cambiamenti senza percepire il giudizio esterno e soprattutto quello interno, che arriva da regole morali che abbiamo assorbito dal contesto in cui siamo cresciute e nel quale viviamo ogni giorno.
Il concepimento di un figlio talvolta può non essere così "veloce e facile". La tua figura può essere di supporto?Se si puoi raccontarci in quale modo.
Ti ringrazio per la domanda e prima di rispondere ci tengo molto a portare questi dati: in Italia il 75% delle coppie impiega dai sei mesi ai due anni per concepire e il 25% vive tematiche di infertilità. Queste informazioni denotano un quadro sociale specifico e che comporta tutta una serie di riflessioni che non farò in questa sede ma che in realtà sono molto interessanti per approcciarsi a vivere il concepimento in una modalità diversa e più intimamente magica. E quando parlo di magia non mi riferisco a maghi o pozioni magiche ma di quella linea sottile che esiste tra noto e ignoto. Ecco questo posso fare in questo contesto. Offrire dati, strumenti pratici e riportare una donna all’ascolto di sè, alla sua verità, al suo modo di esserci all’interno del suo percorso.
Come risponderesti ad una mamma che scrive “ho avuto un aborto. Mi sento persa, sola. Cosa posso fare?”
La prima domanda che farei se avessi di fronte questa donna sarebbe: tu cosa vuoi fare? Perchè è da qui che si parte. Quando una donna mi concede di entrare nella sua storia il mio modo di esserci si basa su due principi fondamentali: fiducia e rispetto. Fiducia nelle sue capacità e nel suo modo di voler stare dentro il suo percorso. Rispetto dei suoi tempi e del suo processo. Non ci sono percorsi prestabiliti, soluzioni universali, il giusto o sbagliato. Esiste la donna che ho di fronte e i suoi bisogni. Da qui parto con l’obiettivo di offrire tutti gli strumenti utili a lei per proseguire il suo percorso con più leggerezza e consapevolezza di sè.
"Il tempo guarirà questo dolore". Ti trovi d’accordo con questa affermazione riguardo un lutto perinatale?
Sono d’accordo con questa affermazione solo nel momento in cui dentro questo tempo ci prendiamo cura di ciò che siamo e sentiamo. Mi spiego meglio. Quando si vive un lutto perinatale è importante prenderci cura di ciò che sentiamo e, se necessario, chiedere supporto. E’ importante perchè giungere ad un’ eventuale nuova gravidanza senza aver elaborato le nostre emozioni e aver dato un posto nel nostro cuore a quell’anima che ci ha attraversate potrebbe rendere tutto molto più faticoso e frustrante, portando strascichi nella nostra quotidianità che non si risolveranno con la nascita di un figlio o una figlia ma, al contrario, potrebbero amplificarsi. Il tempo è un’opportunità. Siamo noi a scegliere come vivere questo spazio.
Come contattarti, conoscerti meglio?
Il consiglio è di partire dalle guide che si possono scaricare gratuitamente sul mio sito e dai contenuti che pubblico quotidianamente sul mio profilo instagram. Per tutto il resto sono qui e ti ringrazio immensamente per avermi concesso questo spazio all’interno del tuo importante e prezioso progetto.
Francesca Primitivo, Doula Professionale
www.francescaprimitivo.com
Francesca offre supporto in accoglimento di una esperienza di lutto perinatale con un primo colloquio totalmente gratuito.Info e dettagli alla sezione "PRIMO AIUTO".