Era circa una settimana che lamentavo di non sentire la mia piccola Thessa Amelié come prima. Per i sanitari era normale, signora siamo alla fine è normale che si muova do meno, ha poco spazio. Ma io continuavo a non essere tranquilla.
Una madre certe cose le sente.
Decisi di fare una ulteriore visita con la dottoressa che mi seguiva. Era normale anche per lei. Il giorno dopo trascorse, accompagnato da un'angoscia devastante. La mattina seguente decisi di mia iniziativa di andate a fare un tracciato. Sdraiata su quel lettino, monitor acceso ed un silenzio assordante. Presi con delicatezza il disco dalle mani dell'ostetrica. Lo poggiavo ovunque sulla mia pancia, perché lei lo odiava e non appena lo poggiavano lo prendeva a calci. Quel giorno non lo fece, quello schermo rimase fermo. Mi spostarono in un altro ambulatorio per fare una ecografia. Quella impercettibile smorfia sul volto della dottoressa di turno mi fece dire poche parole..Non c'è più battito. E lei con il capo chino sul pavimento: "tesoro mi dispiace, non c'è più battito." Trombizzazione del cordone ombelicale. La mia piccola Thessa si è spenta lentamente lottando fino alla fine ma quel piccolo cuoricino alla fine si è arreso.
"Oh se solo avessi saputo." Mamma Theresa scrive la sua esperienza per accrescere insieme l'informazione e la consapevolzza sul lutto perinatale affinchè si possano prevenire le morti in utero evitabili. Grazie di Cuore per la condivisione